Sempre più numerose sono le aziende che fissano degli obbiettivi riguardanti le energie rinnovabili e in aumento sono anche quelle che si uniscono all’iniziativa RE100. Ciò dimostra quanto sia importante, benché difficile, che le grandi aziende facciano richiesta di energia rinnovabile in quei paesi in cui il mercato energetico non è ancora stato liberalizzato o è in via di liberalizzazione. Le multinazionali infatti cercano soluzioni basate sul mercato per le loro operazioni e le loro catene di fornitura.
In questo articolo abbiamo si individuano 3 aspetti che le aziende dovrebbero tenere in considerazione, soprattutto quando si tratto di procurarsi energia in aree in cui non esiste un mercato energetico consolidato.
1. E’ fondamentale agire: utilizzare gli strumenti già esistenti contribuisce a far sì che se ne sviluppino di nuovi
Coloro che lavorano nel settore dell’energia devono incoraggiare le aziende a muoversi servendosi dei sistemi già esistenti e disponibili. Una valida alternativa è, per esempio, quella di stipulare dei contratti utilizzando il sistema I-REC, incoraggiando anche i fornitori elettrici a fare lo stesso o ad utilizzare i sistemi di tracciabilità in vigore in quella specifica area geografica.
Non esiste un modo “corretto” di diventare al 100% rinnovabili, soprattutto quando si tratta di aziende multinazionali. Perciò l’unico modo è: fare qualcosa. Anche in quei paesi in cui il mercato energetico non è ancora stato liberalizzato, o in cui nessuno prima ci ha mai provato.
I consumatori non devono necessariamente attendere che vengano create delle leggi nazionali. La domanda manda un chiaro segnale al mercato ed proprio questo segnale contribuisce a far sì che vengano create nuove leggi in materia.
2. Sistemi di tracciabilità affidabili e che evitino il “double counting”: è indispensabile possedere i requisiti per poter dichiarare la rinnovabilità dell’energia utilizzata
Indipendentemente dalle motivazioni che spingono le aziende a comprare energia rinnovabile o dal metodo che esse utilizzano per farlo, gli esperti consigliano sempre e comunque di includere tale scelta nei loro report di sostenibilità o di RSI (Responsabilità Sociale d’Impresa). E ciò è possibile solamente quando l’energia rinnovabile soddisfa i critri indicati nella Guida allo Scopo 2 del Protocollo sui Gas ad Effetto Serra. (Leggi il nostro riassunto dello Scopo 2 del Protocollo sui Gas ad Effetto Serra, disponibile in 19 lingue).
In altre parole, da ovunque provenga l’energia rinnovabile, Cina, India o qualsiasi altro paese, i consumatori devono assicurarsi di poterne dichiarare la rinnovabilità, ed il modo migliore per farlo è, appunto, quello di utilizzare un affidabile sistema di traccabilità dell’energia.
Troviamo dei sistemi affidabili laddove esiste una tradizione di buona cooperazione fra settore energetico e consumatori: una situazione di questo tipo favorisce infatti lo sviluppo di nuove e più accessibili modalità di acquisto dell’energia rinnovabile. Tale cooperazione potrebbe avvenire anche in altri paesi se solo i consumatori cominciassero a pretendere più informazioni e più chiarezza. Le operazioni di molte imprese multinazionali interessano diverse aree geografiche e la loro domanda contribuisce allo sviluppo di nuove strutture legislative ed di affidabili sistemi di tracciamento.
3. Comunicare la sostenibilità: rendere pubblica la propria scelta può essere d’ispirazione per altri
I grandi consumatori di energia che scelgono le rinnovabili dovrebbero annunciarlo apertamente, non solo per informare ed educare i propri clienti ma anche per informare ed educare la concorrenza.
Inoltre i responsabili degli acquisti energetici dovrebbero collaborare a pià stretto contatto con gli addetti alla comunicazione per rendere nota al pubblico la scelta di consumare energia rinnovabile. Ciò potrebbe incoraggiare ulteriori aziende a partecipare. Spesso nemmeno le società più grandi coinvolgono gli addetti alla comunicazione quando decidono di acquistare energia rinnovabile. Moltissime sono le cose che le aziende più all’avanguardia dal punto di vista energetico potrebbero fare per comunicare la propria scelta.
“L’elettricità al 100% rinnovabile sta diventando la nuova normalità” ha detto Pedro Faria, consulente strategico del CDP, Disclosure Insight Action – precedentemente Carbon Disclosure Project. Nonostante ciò il processo di transizione energetica non è tanto veloce quanto dovrebbe essere; ma se, per esempio, le aziende che utilizzano energia rinnovabile ne parlassero di più, dimostrerebbero a tutti che consumare energia verde è possibile.
Al giorno d’oggi è diventato molto facile spingersi ancora più in là del semplice acquistare energia rinnovabile. Scegliere energia etichettata EKOenergy ed utilizzarne il relativo logo è un modo che le aziende hanno per mostrare al pubblico il proprio impegno. L’eco-etichetta di EKOenergy è un marchio ecologico per l’energia rinnovabile ben riconoscibile e pertanto utile alle aziende per comunicare la propria sostenibilità. SAP, Groupe Rocher, VMware e altre note aziende già utilizzano EKOenergy. Per conoscere tutti i benefici che derivano dall’utilizzare di EKOenergy e le modalità di utilizzo del logo, consulta i i nostri criteri di sostenibilità, o la pagina dedicata ai progetti del Fondo per il Clima di EKOenergy o contattaci direttamente tramite questo indirizzo email info@ekoenergy.org.
Di Merve Güngör
Pubblicato il 15 gennaio 2019 su LinkedIn